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Emergenza Gas: i piani dell’Italia per ridurre i consumi



Gabriele Picello Articolo pubblicato il 12/07/2022 09:00:00
“Dobbiamo assolutamente raggiungere livelli di stoccaggio del 90% negli ultimi mesi dell’anno - spiega il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani - nei prossimi due anni ci sarà un numero crescente di nuovi fornitori che ci consentirà di essere ragionevolmente indipendenti dai fornitori russi entro la seconda metà del 2024, ma l'inverno 2022 sarà un po' più delicato”

 

Se siete abituati a fare una bella doccia calda per rilassarvi dopo una dura giornata di lavoro o, nel periodo invernale, a trascorrere le serate in casa al calduccio, iniziate a preoccuparvi, perché tra le “straordinarie” idee del governo italiano per fronteggiare la potenziale carenza di gas russo troviamo proprio questi due elementi, ovvero ridurre la temperatura nelle abitazioni durante il periodo invernale e passare meno tempo sotto la doccia… 

“Le menti si concentrano sul trovare modi per ridurre la richiesta di energia”: così scrivono i giornalisti di Reuters dopo che i vertici di ENI hanno dichiarato che riceveranno circa un terzo in meno di gas dalla russa Gazprom rispetto ai volumi medi degli ultimi giorni.

Il gasdotto Nord Stream 1, che trasporta il gas dalla Russia alla Germania, è stato fermato per consentire alcune operazioni di manutenzione e quanto sta accadendo suscita timori in merito a quello che potrebbe accadere nel caso in cui l’interruzione dovesse protrarsi a lungo nel tempo ma, lo ricordiamo, la fermata di Nord Stream 1 in questo periodo è nota da almeno un mese:  forse, a giugno, “le menti” non erano abbastanza concentrate?

L’Italia, come la maggior parte dei paesi UE, sta tentando di ridurre la dipendenza dal gas russo e di accumulare scorte sufficienti a soddisfare la richiesta invernale, quando la fornitura potrebbe rivelarsi particolarmente ridotta: “Dobbiamo assolutamente raggiungere livelli di stoccaggio del 90% negli ultimi mesi dell’anno - spiega il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani - nei prossimi due anni ci sarà un numero crescente di nuovi fornitori che ci consentirà di essere ragionevolmente indipendenti dai fornitori russi entro la seconda metà del 2024, ma l'inverno 2022 sarà un po' più delicato”.

Grafico Gas Naturale Europa by Tradingview

Cingolani ha dichiarato che Roma sta lavorando per mettere a punto una campagna di informazione pubblica volta a convincere gli italiani a consumare meno elettricità e gas, nonché a preservare l'acqua durante l'attuale siccità estiva… Personalmente, trovo che Roma stia diventando molto simile a Paperopoli, con la suddetta campagna di informazione che pare dire: “… signori, noi non abbiamo la più pallida idea di cosa fare, ragion per cui, come sempre, ne farete le spese voi…” ed il tutto in un contesto contraddistinto da governi che non hanno mai e poi mai mostrato la capacità e la volontà di mettere a punto un piano di approvvigionamento energetico sostenibile nel medio lungo periodo, un piano di approvvigionamento di cui abbiamo un disperato bisogno ma, a quanto pare, si preferisce lavorare su altri fronti, fronti più pratici, fronti su cui “le menti” possano concentrarsi senza eccessivo sforzo: “Se potessimo abbassare la temperatura media di 1 grado Celsius o ridurre i tempi di riscaldamento di un'ora, risparmieremmo 1,5 o 2 miliardi di metri cubi di gas all’anno”: questo il commento di Cingolani riportato dai giornalisti Reuters…

Lunedì il colosso russo del gas Gazprom ha fornito circa 21 milioni di metri cubi, mentre nei giorni scorsi Eni aveva ricevuto un volume giornaliero di circa 32 milioni di metri cubi; attualmente i siti di stoccaggio del gas italiano sono pieni al 64%, decisamente lontani da quel 90% che rappresenta l’obiettivo di Cingolani.

 


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