L’Unione Europea sta tentando di reperire una maggior quantità di gas naturale in arrivo dall’Azerbaigian, afferma un funzionario UE, e questo per far fronte alla gravissima crisi energetica in cui vera il Vecchio Continente i cui consumatori sono ora alle prese con un prezzo dell’energia elevato e consegne fortemente ridotte da parte della Russia, il principale fornitore europeo che attualmente sta affrontando una pesantissima crisi con l’Ucraina.
L’Azerbaigian, tuttavia, ha una capacità di esportazione di gas limitata ed il commissario per l'energia dell'Unione Europea Kadri Simson si è recentemente recato nella nazione: il viaggio rientra in un piano di più ampia portata volto a diversificare i fornitori dell’UE che, in questo momento, evidenzia una eccessiva dipendenza da Mosca e la necessità di mettere a punto piani mirati al fine di fronteggiare situazioni di emergenza in termini di fornitura di gas.
Le crescenti tensioni tra Occidente e Russia sull'Ucraina hanno sollevato preoccupazioni sui flussi di gas russo verso l'Europa, spingendo la Commissione europea e gli Stati Uniti a indagare su alternative.
Simson ha detto in una conferenza stampa nella capitale azera di Baku, che l'UE spera che il Trans Adriatic Pipeline (TAP) aumenti le esportazioni di gas in Europa dall’Azerbaigian. Simson ha spiegato che l’UE punta ad un aumento della capacità di esportazione del TAP a 10 miliardi di metri cubi (bcm) all'anno dai circa 8 miliardi di metri cubi attuali.
Il TAP ha trasportato più di 8,1 miliardi di metri cubi di gas dall'Azerbaigian all'Europa lo scorso anno, di cui 6,8 miliardi in Italia.
Il presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev ha dichiarato che il paese ha esportato 19 miliardi di metri cubi di gas l'anno scorso, di cui 8,5 miliardi di metri cubi in Turchia. Il resto è stato spedito in Italia, Georgia, Grecia e Bulgaria.
Fonte Reuters