Nel corso della sessione di ieri il prezzo del cacao ha registrato nuovi massimi storici a quota 8653 dollari per tonnellata per poi terminare gli scambi a 8559 dollari per tonnellata, con la cavalcata rialzista che non si arresta grazie al sostegno derivante dal persistere dei timori relativi ad una carenza globale del prodotto. Allo stato attuale le società che macinano il cacao (i cosiddetti grinders) stanno pagando prezzi elevatissimi per assicurarsi la fornitura, in un contesto che vede i produttori dell’Africa occidentale ad un passo dall’impossibilità di onorare i contratti stipulati in precedenza.
La minore produzione di cacao in Costa d'Avorio, il più grande produttore mondiale, è un importante fattore rialzista per i prezzi del cacao. I dati governativi di lunedì mostrano che gli agricoltori della Costa d'Avorio hanno spedito 1,26 milioni di tonnellate di cacao ai porti dal 1° ottobre al 18 marzo, in calo del 28% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. L'autorità di regolamentazione del cacao della Costa d'Avorio ha dichiarato il 7 marzo che prevede che il raccolto medio della Costa d'Avorio, che inizia ufficialmente ad aprile ed è il più piccolo dei due raccolti annuali, diminuirà del -33% a 400.000 tonnellate rispetto alle 600.000 tonnellate dell'anno scorso. Trader Ecom Agroindustrial prevede che la produzione di cacao della Costa d'Avorio per il 2023/24, che terminerà a settembre, scenderà del 21,5% su base annua al minimo degli ultimi 8 anni di 1,75 MMT. Sempre dal lato rialzista, le scorte di cacao monitorate dall’ICE detenute nei porti statunitensi sono scese lunedì al minimo di 3 anni di 4.054.349 sacchi.
Le condizioni di crescita sfavorevoli e le malattie dei raccolti nelle aziende agricole dell’Africa occidentale nell’ultimo anno hanno frenato la produzione di cacao e alimentato un rialzo parabolico dei prezzi. Si prevede che il deficit globale di cacao si estenderà fino al 2023/24 poiché l’attuale produzione di cacao è insufficiente a soddisfare la domanda. Inoltre, i prezzi del cacao stanno beneficiando del supporto dell’attuale evento meteorologico El Nino, dopo che lo stesso evento, nel 2016, ha causato una siccità e un’impennata dei prezzi del cacao ai massimi di 12 anni. Le minori esportazioni di cacao dalla Nigeria, il quinto produttore mondiale di cacao, sono rialziste per i prezzi dopo che le esportazioni nigeriane di cacao sono scese del 15% su base annua a 36.941 tonnellate.
Il 25 gennaio, l’ente regolatore del cacao della Costa d’Avorio, Le Conseil Café-Cacao, ha sospeso le vendite di cacao per la stagione 2024/25. L’autorità di regolamentazione ha sospeso le vendite a termine finché non avesse avuto un quadro chiaro della produzione prevista di cacao in Costa d’Avorio. Lo stop si aggiunge al tumulto delle forniture di cacao della regione e l’impatto potrebbe moltiplicare le preoccupazioni sull’offerta.
Fonte Barchart