Secondo le proiezioni della Vietnam Coffee and Cocoa Association (Vicofa), si prevede che il raccolto di caffè del Vietnam diminuirà del 5% nel ciclo 2024/2025, attestandosi a circa 27 milioni di sacchi da 60 kg. Il declino, secondo l'ente, è attribuito agli effetti del cambiamento climatico e alla riduzione delle superfici coltivate nel Paese, il più grande esportatore mondiale di caffè robusta.
Nonostante la prospettiva di una minore offerta, il denaro derivante dalle esportazioni è aumentato vertiginosamente. Tra gennaio e marzo di quest'anno, il Vietnam ha spedito 509,5 mila tonnellate di caffè, equivalenti a circa 2,88 miliardi di dollari, con un incremento del fatturato del 49,5% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, nello stesso periodo il volume esportato è diminuito del 12,9%.

Grafico Tradingview
L'apprezzamento del prodotto è stato trainato dall'aumento dei prezzi internazionali. Il prezzo medio all'esportazione del caffè vietnamita nel primo trimestre del 2025 è stato di 5.656 dollari USA a tonnellata, ovvero il 71,7% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Tra i principali acquirenti figurano la Germania (16,2% delle esportazioni), l'Italia (9,9%) e il Giappone (7,4%). Il dato più rilevante, tuttavia, è stato registrato dalla Polonia, che ha triplicato il valore delle sue importazioni, mentre l'Indonesia è stato l'unico mercato rilevante a registrare un calo, con un calo del 37,5%.
Gli analisti avvertono che i prezzi elevati potrebbero iniziare a frenare i consumi globali. Allo stesso tempo, l'arrivo del nuovo raccolto e l'avvicinarsi del raccolto brasiliano dovrebbero esercitare una pressione al ribasso sul mercato internazionale nei prossimi mesi.
Fonte Reuters