Il CONAB (Companhia Nacional de Abastecimento) ha recentemente diffuso il suo primo report sul raccolto di caffè del Brasile nel 2022 e tal report indica una produzione pari a 55,7 milioni di sacchi, ovvero il terzo raccolto più grande dato alla luce dalla nazione sudamericana; la stima evidenzia la possibilità di un aumento produttivo del 16,8% rispetto al 2021, ma questo non sconvolge più di tanto il mercato che già si attendeva un incremento derivante dall’ingresso delle piantagioni di arabica nel ciclo biennale a produzione elevata.
Il risultato non è migliore delle performance registrate negli anni 2020 e 2018, a causa delle avverse condizioni meteorologiche registrate principalmente tra i mesi di luglio e agosto del 2021. La siccità e le gelate, verificatesi con maggiore intensità negli stati di Minas Gerais, São Paulo e Paraná, hanno avuto un impatto sulle condizioni fisiologiche delle piantagioni di caffè e, di conseguenza, le rese, in particolare quelle dell'Arabica, non dovrebbero mostrare il loro pieno potenziale produttivo. Anche così, la produzione di questo tipo di caffè dovrebbe essere aumentata del 23,4% rispetto alla raccolta precedente ed è attualmente stimata in 38,7 milioni di sacchi.
Per quanto concerne la varietà Robusta, le attese sono per un nuovo record produttivo ad un totale che sfiora i 17 milioni di sacchi; l’aumento (+4,1% rispetto al 2021) è il risultato della combinazione di un aumento della superficie coltivata del 3% (da 375200 ettari a 389100 ettari), e un leggero miglioramento della produttività dello 0,4%, da 43,4 sacchi raccolti per ettaro coltivato a 43,6 sacchi.
La superficie destinata alla coltivazione del caffè, se si considerano le due specie, ammonta a 2,23 milioni di ettari, con un incremento dell'1,7% rispetto al ciclo precedente.
Per quanto riguarda il mercato, l'indagine evidenzia che lo scenario di inizio anno è quello di una restrizione dell'offerta di caffè nel mercato interno influenzata dalla riduzione della produzione nel 2021, dal riscaldamento della domanda export e dal periodo di bassa stagione. Anche con la produzione stimata più alta nel 2022, la tendenza è che i prezzi dei prodotti rimangano sotto pressione, poiché per il ciclo 2021/2022 è prevista una riduzione delle scorte mondiali di caffè. Questo scenario di prezzi elevati stimola le vendite estere.
Nel solo 2021, il Brasile ha esportato circa 42,4 milioni di sacchi di caffè verde: il volume rappresenta una diminuzione del 3,3% rispetto al volume esportato l'anno precedente, ma mostra un aumento del fatturato del 15,3% a quota 6,4 miliardi di dollari.
Fonte CafePoint