In Italia, l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili ha superato per la prima volta - nel corso del primo semestre - quella derivante dall’utilizzo di combustibili fossili: questo è quanto hanno dichiarato gli esperti di Terna.
Il 22 giugno, tra le 13.00 e le 14.00, la produzione oraria da fonti rinnovabili ha raggiunto - in Italia - il picco storico di 33,2 gigawatt (GW), si legge in una nota del gestore della rete; i dati rappresentano una spinta per gli sforzi dell’Italia volti a orientarsi verso forme di generazione più pulite. Nell’ambito del Piano per l’energia e il clima (PNIEC), l’Italia prevede di aumentare la produzione di elettricità da fonti rinnovabili al 63% del totale entro la fine di questo decennio.
L’energia da fonti rinnovabili ha raggiunto 67,3 Terawattora (Twh) nel primo semestre, mentre l’energia prodotta da combustibili fossili è scesa del 19% su base annua a poco più di 58 Twh.
Tra le rinnovabili, la produzione idroelettrica ha registrato un aumento su base annua del 65% tra gennaio e giugno, raggiungendo quasi 26 Twh, un livello record per il Paese.
Il balzo nella produzione idroelettrica è stato più marcato nel nord Italia, dove quest’anno i livelli di pioggia sono stati elevati, in contrasto con il sud del paese.
Secondo gli analisti finanziari, il trend dovrebbe incrementare gli utili del secondo semestre per le maggiori utility del Paese, tra cui Enel e A2A.
Nel rapporto sulla produzione elettrica, Terna sottolinea inoltre che la capacità operativa italiana da fonti rinnovabili è cresciuta di 3,7 gigawatt nel primo semestre rispetto a un incremento di 1,1 GW nello stesso periodo del 2023.
Nel primo semestre la domanda di energia elettrica è aumentata dell'1,1% rispetto allo scorso anno, mentre nel mese di giugno era aumentata dell’1,5%.
Fonte Reuters