Nel mese di maggio, le esportazioni statunitensi di GNL (Gas Naturale Liquefatto) si sono mosse in forte aumento dopo Freeport LNG - secondo maggior esportatore del prodotto negli USA - è tornata ad operare a pieno regime con un forte invio di GNL verso l’Asia (dati LSEG).
Gli Stati Uniti sono il più grande esportatore mondiale di GNL e un fornitore chiave per l’Europa dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ma le esportazioni complessive sono diminuite per quattro mesi consecutivi, quest’anno, come hanno mostrato lunedì i dati della società finanziaria.
A determinare la contrazione delle esportazioni sono stati i numerosi interventi di manutenzione presso gli impianti ed in particolare alcuni problemi tecnici presso Freeport che hanno indotto lo stop delle attività in tre unità produttive sino al mese di aprile.
Le esportazioni di GNL degli Stati Uniti sono balzate a 7,60 milioni di tonnellate, nel mese di maggio, contro i 6,19 milioni del mese di aprile ed i 7,6 milioni di marzo; Freeport, che da sola può produrre 15 milioni di tonnellate di GNL all’anno, è tornata ad operare a pieno regime nella giornata del 10 maggio.
Gli esportatori statunitensi il mese scorso hanno approfittato dei prezzi spot più alti in Asia inviando 3,15 tonnellate, ovvero il 41% delle esportazioni totali, rispetto a 2,02 milioni di tonnellate, ovvero il 32,6% di aprile.
I prezzi spot in Asia sono aumentati il mese scorso sulla scia della domanda stabile poiché il clima caldo ha aumentato la necessità di produzione di energia e gli acquirenti hanno approfittato dei prezzi del GNL più bassi rispetto allo stesso periodo del 2023.
L'Europa è rimasta il più grande mercato di esportazione a maggio con 3,18 milioni di tonnellate, ovvero poco meno del 42%, in calo rispetto ai 3,25 milioni di tonnellate, ovvero il 52,5% del volume totale di aprile, e ai 4,31 milioni di tonnellate, circa il 57%, di marzo. Secondo i dati, il volume era appena superiore a quello delle esportazioni verso l’Asia. Anche le esportazioni di GNL statunitense verso l’America Latina e i Caraibi sono aumentate.
I flussi di gas verso i sette grandi impianti di esportazione di GNL statunitensi sono saliti a 12,9 miliardi di piedi cubi al giorno (bcfd) a maggio da 11,9 bcfd di aprile con il ritorno dell’impianto da 2,1 bcfd di Freeport LNG in Texas, hanno mostrato i dati LSEG.
Fonte Reuters