Nel mese di luglio, le esportazioni di gas naturale della Norvegia hanno raggiunto il controvalore record di 13,26 miliardi di dollari, una performance resa possibile dall’aumento della domanda e dei prezzi in Europa conseguente all’interruzione dei flussi in arrivo dalla Russia. I ricavi derivanti dalla vendita di gas naturale sono stati superiori di quattro volte rispetto allo stesso mese nel 2021, mentre il volume di gas piazzato a mercato è aumentato del 5,7% a 10,2 miliardi di metri cubi.
I prezzi del gas europeo sono aumentati in seguito all'invasione russa dell'Ucraina alla fine di febbraio e al successivo calo delle importazioni europee di gas russo: “La manutenzione e la minore capacità del gasdotto Nord Stream 1, che trasporta il gas dalla Russia all'Europa, hanno contribuito a far salire i prezzi del gas a un livello record a luglio - spiegano i tecnici dell’ufficio statistico norvegese - e proprio i prezzi elevati del gas sono alla base del valore eccezionalmente elevato delle esportazioni”.
La Norvegia, il più grande fornitore di petrolio e gas dell'Europa occidentale, ha adattato la sua produzione di gas per incrementare le esportazioni mentre, in precedenza, il gas veniva immesso nuovamente nel terreno al fine di massimizzare l’estrazione di petrolio.
"L'Europa continua a decarbonizzare il suo settore energetico, ma la prima cosa di cui vogliono sbarazzarsi è il gas russo” (Espen Barth Eide, ministro per il clima norvegese).
Il conflitto in Ucraina si tradurrà in una maggiore domanda di gas in Europa nel breve periodo ma, al contrario, nel lungo periodo tale domanda risulterà ridotta poiché l'Europa dovrà recuperare il ritardo nel perseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni.
I ricavi delle esportazioni di gas di luglio hanno superato il record precedente, stabilito a marzo, del 14,3%, ha affermato l'ufficio statistico, aggiungendo che anche il valore delle esportazioni di petrolio norvegese è aumentato del 52,1% rispetto al 2021.
Fonte Reuters