La recente svolta della Federal Reserve in termini di politica monetaria nonostante le persistenti preoccupazioni sull'inflazione, ha alimentato un rally del mercato azionario scollegato dalle realtà economiche che i consumatori devono affrontare, secondo la dott. ssa Nomi Prins, geo-macro economista, autrice e fondatrice di Prinsights Global.
In un'intervista con Kitco News, Prins, autrice di "Permanent Distortion: How Financial Markets Abandoned the Real Economy Forever", ha avvertito che l'inflazione reale per gli americani di tutti i giorni rimane elevata, guidata da continui aumenti del costo di generi alimentari, alloggi e assistenza sanitaria.
Mentre i dati sull'inflazione potrebbero essere moderati, Prins ha sostenuto che le azioni della Fed stanno mascherando problemi più profondi nell’economia: "La Fed non può stampare materie prime, costruire case a basso costo o aprire riserve di petrolio e non può controllare l'inflazione", ha affermato.
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Prins ritiene che i tagli dei tassi della Fed siano principalmente mirati a sostenere un fragile sistema finanziario gravato da livelli record di debito: ”Stiamo assistendo a questa resa dei conti in termini di politiche prospettiche per rimuovere il tetto del debito o aumentarlo negli Stati Uniti", ha affermato Prins, notando che il debito nazionale degli Stati Uniti è aumentato a oltre 36 trilioni di dollari.
Questo debito fuori controllo, unito al rallentamento della crescita economica, dipinge un quadro preoccupante per l'anno a venire, ha messo in guardia.
Prins ha anche espresso preoccupazione per la mancanza di trasparenza nel sistema bancario globale, sottolineando la recente decisione della Banca d'Inghilterra di cessare la divulgazione pubblica di alcuni datii. Questa mossa, sostiene, suggerisce problemi più profondi in agguato nel settore bancario del Regno Unito. Guarda il video sopra per approfondimenti.
Di fronte a questi crescenti rischi, Prins sostiene un approccio diversificato alla conservazione della ricchezza. Suggerisce di considerare asset alternativi come oro, contanti e, in misura minore, Bitcoin: ”L'oro, ovviamente, è fisico. Quindi è fuori dal sistema. Non puoi controllarlo. Non puoi stamparlo. Non puoi fabbricarlo", ha spiegato. Prins prevede che l'oro potrebbe dirigersi verso i 4.000 $ l'oncia nel 2025, spinto dagli acquisti in corso delle banche centrali e dal suo status di rifugio sicuro in mezzo alle incertezze economiche e geopolitiche.
Pur riconoscendo gli impressionanti guadagni di Bitcoin nel 2024, Prins rimane scettica sul suo impiego a lungo termine come valuta a causa della volatilità elevata: "Non è davvero una soluzione pragmatica al crescente debito o alla necessità di iniziative di crescita strategica negli Stati Uniti per combattere quel debito e per combattere la vera inflazione", ha affermato.
In definitiva, Prins esorta gli investitori a rimanere concentrati sul lungo termine ed evitare di farsi prendere dal panico di fronte alla volatilità del mercato. "Si tratta di tenere d'occhio il lungo periodo - ha consigliato - Questo sarà un anno di fluttuazioni. Questo sarà un anno in cui il tuo stomaco potrebbe rivoltarsi per quello che sta succedendo nei tuoi investimenti sul mercato.”
Fonte KitcoNews