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Oro: continua l’inattività della banca centrale cinese



La Redazione Articolo pubblicato il 09/09/2024 09:00:00
Gli analisti di attendono un ritorno degli acquisti da parte della PBOC e questo anche a fronte di prezzi elevati, in linea con il desiderio del governo di ridurre la dipendenza dal dollaro USA in termini di asset di riserva


La banca centrale cinese, nel mese di agosto, ha sospeso per il quarto mese consecutivo gli acquisti di oro da destinarsi alle riserve auree della nazione, riserve che, stando ai dati ufficiali disponibili a mercato, ammontano 72,8 milioni di once (Dari aggiornati alla fine del mese passato) con un controvalore che si mostra in crescita a 182,98 miliardi di dollari a fronte dei 176,64 miliardi del mese di luglio.




Grafico Tradingview

Nel 2024 i prezzi dell’oro sono aumentati a causa della forte domanda di metallo giallo nella veste di bene rifugio innescata dalla elevata incertezza economica e geopolitica ed a causa delle attese in merito ad un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed nel mese di settembre, il tutto sostenuto da intensi acquisti da parte delle banche centrali.

Nel 2024 i prezzi dell’oro sono aumentati del 21% e, attualmente, si attestano di poco al di sotto del massimo storico registrato nella sessione del 20 agosto, ovvero 2,531,6 dollari per oncia.

Prima della pausa negli acquisti, la People's Bank of China (PBOC) aveva acquistato oro per 18 mesi consecutivi proponendosi, nel 2023, come il maggior acquirente su base globale, e la decisione di interrompere gli acquisti ha contribuito a ridurre la richiesta da parte degli investitori cinesi.

Gli analisti di attendono un ritorno degli acquisti da parte della PBOC e questo anche a fronte di prezzi elevati, in linea con il desiderio del governo di ridurre la dipendenza dal dollaro USA in termini di asset di riserva.


Fonte Reuters


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