Nella sessione di ieri il prezzo dell’oro è aumentato per la quarta volta consecutiva raggiungendo il livello più elevato degli ultimi sei mesi con gli investitori che osservano con attenzione il calo del dollaro e confidano in una pausa nell’aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Nel dettaglio, i futures sull’oro con consegna a dicembre hanno raggiunto quota 2027,7 dollari per oncia.
Dollar Index e politica monetaria della Fed sono gli elementi che conferiscono un andamento rialzista, almeno nel breve termine, all’oro: nel dettaglio, gli investitori affermano di attendersi che la Fed ponga in stallo la fase di aumento dei tassi di interesse con una successiva riduzione degli stessi entro la primavera 2023: nel dettaglio, il FedWatch indica una possibilità del 50% per una riduzione dei tassi di interesse nel mese di maggio 2023.
Gli investitori terranno d'occhio anche i dati sulla spesa per consumi personali (PCE) di giovedì, l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, per ulteriori approfondimenti sulle prospettive dei tassi di interesse. L’attenzione è anche sulla revisione dei dati relativi al PIL statunitense del terzo trimestre, prevista per mercoledì.
Se i numeri del PIL e gli indicatori dell'inflazione saranno più forti del previsto, ciò intaccherà l'entusiasmo dei trader per i lingotti, ma d'altro canto un rapporto sull'inflazione più moderato e un numero del PIL leggermente più debole vedranno un maggiore interesse all'acquisto per l’oro.
Fonte Reuters