Portandosi al di sopra dei 2.500 dollari per oncia, il prezzo dell’oro continua a sfidare le attese del mercato e Florian Grummes, amministratore delegato di Midas Touch Consulting, ha osservato che il movimento dell'oro la scorsa settimana ha consentito al metallo giallo di raggiungere importanti target di prezzo, con il superamento della soglia dei 2.500 dollari che potrebbe segnalare non tanto un semplice breakout, ma una vera e propria tendenza, soprattutto se si considera che il rialzo si è mostrato sostanzialmente privo di accelerazioni imputabili alla frenesia del momento.
Grafico Tradingview
"Nel complesso, il grafico settimanale è rialzista e suggerisce prezzi dell'oro più alti nelle prossime settimane, nonostante le divergenze negative. Il fatto che il rally, iniziato il 6 ottobre 2023, non abbia ancora avuto un finale di overshooting suggerisce che potrebbe esserci ancora un significativo potenziale di rialzo - spiega Grummes - in genere, i movimenti al rialzo della durata di mesi nel mercato dell'oro si sono quasi sempre conclusi con un overshoot verticale, in cui il prezzo dell'oro potrebbe raggiungere enormi aumenti in breve tempo. Questo è sempre stato seguito da un crollo brutale, in cui tutti i guadagni della fase di esagerazione finale sono stati rapidamente persi”.
Se l'oro entra in una fase euforica, Grummes ha detto che non sarebbe sorpreso se i prezzi spingessero temporaneamente a 2.700 dollari per oncia anche se, a breve termine, si potrebbe assistere ad un test delle aree di supporto a 2.485 e 2.430 dollari per oncia.
Sebbene Grummes rimanga rialzista sull'oro, ha detto che il mercato non è privo di rischi, poiché il posizionamento rialzista nei mercati dei future sta diventando eccessivo, con la net long position (CFTC) che risulta la più alta dal 2020 ad oggi. Sempre Grummes ha spiegato che l’oro sta per entrare in una fase tipicamente ribassista, in quanto, negli ultimi 15 anni, il prezzo del lingotto ha subito significativi cali nel mese di settembre, con una nuova occasione di acquisto che potrebbe non presentarsi prima della fine di settembre o a metà dicembre.
Fonte KitcoNews