Con una chiusura a 2739,6 dollari per oncia l’oro registra la terza settimana consecutiva all’insegna del rialzo grazie all’incertezza sulle future politiche di Donald Trump ed alla rinnovata attesa in merito ai tagli sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Ad onor del vero la sessione di venerdì 17 gennaio si è conclusa con un calo dello 0,4%, tuttavia, alcuni analisti sostengono che non si tratti di nulla più che banali prese di profitto da parte degli investitori: “Il calo di oggi non è significativo - spiega David Meger, direttore del trading dei metalli presso High Ridge Futures - più che altro si tratta di una presa di profitto innescatasi anche a causa del lieve rafforzarsi del dollaro che, di fatto, esercita pressione sui prezzi del metallo giallo”.
Grafico Tradingview
L’oro ha registrato un massimo mensile nella giornata di giovedì 16 gennaio, quando ha raggiunto quota 2757 dollari, con un guadagno settimanale di circa mezzo punto percentuale sostenuto da dati sull’inflazione USA più deboli del previsto che stimolano le attese in merito ad taglio dei tassi da parte della Fed superiore - in numero di interventi - a quanto previsto in precedenza.
I trader stanno scontando due tagli dei tassi entro la fine dell'anno, con il governatore della Fed Christopher Waller che ha accennato alla possibilità di ulteriori tagli qualora i dati economici si indebolissero ulteriormente.
I mercati ora attendono con ansia l'insediamento di Trump il 20 gennaio e si prevede che l’introduzione di dazi commerciali torneranno a far aumentare l’inflazione con un significativo aumento dei rischi di una vera e propria guerra commerciale, una situazione che aumenta l’appeal del lingotto i termini di bene rifugio.
"Ci sono punti interrogativi sullo stato dei dazi, su come saranno implementati. Molti investitori stanno guardando all'oro come un modo per coprirsi da alcuni rischi al ribasso, qualora queste nuove politiche dovessero danneggiare la crescita", ha affermato Nitesh Shah, commodities strategist presso WisdomTree.
Fonte Reuters