Nella sessione di ieri i prezzi dell’oro hanno registrato un nuovo massimo storico con un massimo intraday ad oltre 3.045 dollari per oncia e, nel momento in cui queste righe sono scritte, attestandosi a 3.038 dollari, non evidenziano particolare esitazione nell’operato degli investitori (dati aggiornati alle ore 16.30 del 18 marzo 2025).

Grafico Tradingview
A guidare la cavalcata rialzista sono gli eventi in Medio Oriente, che vedono USA ed Israele attaccare pesantemente le organizzazioni terroristiche rispettivamente nello Yemen e nella Striscia di Gaza.
Il metallo giallo, già protagonista di una performance esaltante nel corso del 2024, ha mantenuto il suo slancio, con un guadagno del 15% in questa prima parte del 2025: "Stiamo assistendo a forti guadagni nel mercato dell'oro sulla continua domanda di beni rifugio, guidata dal rinnovato conflitto in Medio Oriente, dalle crescenti tensioni commerciali e dai forti acquisti di oro da parte delle banche centrali”, ha affermato Jim Wyckoff, analista senior di Kitco Metals.
Donald Trump ha lanciato una serie di piani tariffari statunitensi, tra cui un dazio fisso del 25% su acciaio e alluminio entrato in vigore a febbraio, nonché tariffe reciproche e settoriali che ha affermato saranno imposte il 2 aprile.
Gli investitori ora seguiranno attentamente i colloqui di Trump con Putin, dove si prevede che spingerà per un cessate il fuoco in Ucraina, nonché la riunione di politica monetaria della Federal Reserve mercoledì. I trader si aspettano che la Fed mantenga invariati i tassi di interesse mercoledì, mentre vedono una probabilità di quasi il 66% di un taglio dei tassi a giugno, secondo il FedWatch Too del CME Group
Fonte Reuters