Nella sessione di ieri i prezzi dell’oro sono scesi ai livelli più bassi delle ultime due settimane dopo che gli investitori si sono concentrati sul dollaro USA che, al contrario, si è mosso in forte rialzo dopo il trionfo di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca ed il tutto mentre i partecipanti al mercato attendevano con trepidazione le decisioni della Fedral Reserve in materia di tassi di interesse, decisione che verrà comunicata ai mercati nel corso della serata odierna.
Nel dettaglio, i futures sul metallo giallo hanno terminato gli scambi a quota 2676 dollari per oncia, in calo di oltre il 2,6%.
Grafico Tradingview
"Una chiara vittoria presidenziale quando il mercato ha scontato un risultato contestato, la rimozione di un elemento di rischio, le negoziazioni di Trump includono il rafforzamento del dollaro questa mattina e la combinazione dei due ha portato l'oro a scendere", ha affermato l'analista di StoneX Rhona O’Connell.
Gli investitori hanno affermato che la presidenza di Trump rafforzerà il dollaro, facendo sì che la Federal Reserve interrompa il suo ciclo di allentamento se l'inflazione decolla dopo le nuove tariffe previste.
Il Dollar Index ha raggiunto un massimo di quattro mesi, rendendo i lingotti più costosi per gli acquirenti esteri. Il rischio di un'inflazione crescente potrebbe rallentare il ritmo dei tagli dei tassi negli Stati Uniti con l'introduzione delle tariffe, ha affermato Ole Hansen, responsabile della strategia sulle materie prime presso Saxo Bank: "Il Federal Open Market Committee probabilmente taglierà ancora giovedì, ma il linguaggio successivo sarà studiato attentamente per i segnali di una pausa". Gli investitori si aspettano ampiamente che la Fed annunci un taglio dei tassi di un quarto di punto, dopo la riduzione di 50 punti base di settembre.
Fonte Reuters