Nella sessione di ieri i prezzi del petrolio sono letteralmente crollati in quanto la decisione, da parte della OPEC+, di accelerare l’annullamento dei tagli alla produzione ha aggravato una situazione resa già critica dall’annuncio dell’introduzione dei dazi commerciali da parte del presidente Trump.
Nel momento in cui queste righe sono scritte il prezzo del petrolio WTO si attesta a 66,26 dollari per barile, in calo di oltre il 7,5% (dati aggiornati alle 16.48 del 3 aprile 2025).

Grafico Tradingview
Otto paesi OPEC+ hanno concordato di portare avanti il loro piano per gli aumenti della produzione di petrolio, puntando a riportare sul mercato 411.000 barili al giorno a maggio dai 135.000 barili al giorno inizialmente pianificati, ha concordato il gruppo in una riunione dei ministri.
I prezzi del petrolio erano già scesi di circa il 4% prima della riunione, poiché gli investitori hanno reagito ai dazi di Trump con la preoccupazione che avrebbero intensificato una guerra commerciale globale, riducendo la crescita economica e limitando la domanda di carburante.
Mercoledì Trump ha svelato un dazio minimo del 10% sulla maggior parte dei beni importati negli Stati Uniti, il più grande consumatore di petrolio al mondo, con dazi molto più elevati sui prodotti provenienti da decine di paesi.
Le importazioni di petrolio, gas e prodotti raffinati sono state esentate dai nuovi dazi, ha affermato mercoledì la Casa Bianca.
I trader e gli analisti ora si aspettano una maggiore volatilità dei prezzi nel breve termine, dato che i dazi potrebbero cambiare mentre i paesi cercano di negoziare tariffe più basse o imporre tasse di ritorsione.
"Le contromisure sono imminenti e a giudicare dalla reazione iniziale del mercato, recessione e stagflazione sono diventate possibilità terrificanti - ha affermato l'analista di PVM Tamas Varga - dato che le tariffe sono in ultima analisi pagate dai consumatori e dalle aziende nazionali, il loro costo aumenterà inevitabilmente, impedendo l'aumento della ricchezza economica". A pesare ulteriormente sul sentiment del mercato, i dati della U.S. Energy Information Administration di mercoledì hanno mostrato che le scorte di greggio statunitensi sono aumentate di un sorprendentemente grande 6,2 milioni di barili la scorsa settimana, contro le previsioni degli analisti per un calo di 2,1 milioni di barili.
Fonte Reuters