Nel mese di dicembre, stando ad un sondaggio condotto da Reuters, la produzione di petrolio della OPEC è diminuita, un calo imputabile alle operazioni di manutenzione effettuate negli Emirati Arabi Uniti ed alla situazione in cui versa l’Iran, due elementi che hanno compensato gli aumenti produttivi verificatisi in altri paesi come, ad esempio, la Nigeria.
La OPEC ha pompato 26,46 milioni di barili al giorno il mese scorso, in calo di 50.000 barili al giorno rispetto a novembre.
Il modesto calo della produzione è avvenuto mentre il gruppo OPEC+ ha mantenuto i tagli alla produzione in atto a dicembre a causa delle preoccupazioni sulla domanda globale e della crescente produzione al di fuori del gruppo.
Il calo maggiore dell'OPEC, di 90.000 barili al giorno, si è verificato negli Emirati Arabi Uniti che, secondo le stime, avrebbero pompato 2,85 milioni di barili giornalieri di petrolio.
La produzione dell'Iran, che ha raggiunto il massimo dal 2018 l'anno scorso nonostante le sanzioni degli Stati Uniti, è scesa di 70.000 barili al giorno e potrebbe presto subire ulteriori contrazioni a seguito dell’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump che, come noto, potrebbe applicare pesanti sanzioni a Teheran (fonte: Goldman Sachs).
I due principali produttori dell'OPEC, Arabia Saudita e Iraq, hanno mantenuto stabile la produzione e il gruppo ha pompato al di sotto del suo obiettivo implicito per i nove membri coperti da accordi di fornitura, ha rilevato il sondaggio. La Nigeria ha superato il suo obiettivo in misura maggiore.
Mentre il sondaggio indica che gli Emirati Arabi Uniti e l'Iraq stanno pompando al di sotto dei loro obiettivi e i dati di novembre forniti da fonti secondarie dell'OPEC li pongono non molto al di sopra, altre stime come quelle dell'Agenzia internazionale per l'energia suggeriscono che stanno pompando significativamente di più.
Tra i paesi che stanno aumentando la produzione, la Nigeria ha aumentato la produzione di 50.000 barili al giorno, ha rilevato il sondaggio, riflettendo un maggiore utilizzo interno in raffinerie come Dangote e maggiori esportazioni. La Nigeria ha dichiarato a dicembre di aver ripreso alcune operazioni nella sua raffineria di Warri dopo anni di chiusure.
Anche la produzione libica è aumentata di 50.000 barili al giorno, continuando una ripresa dopo la risoluzione di una disputa sul controllo della banca centrale che aveva portato a tagli alla produzione. Il paese è esentato dagli accordi OPEC+ per limitare la produzione.
Fonte Reuters