I prezzi del petrolio, nella giornata di ieri, hanno subito la pressione derivante dalle difficoltà economiche della Cina (maggior fruitore di greggio su base globale), ma le quotazioni sono pronte a registrare il primo aumento mensile da settembre sostenute dai timori relativi alla situazione in Medio Oriente che lascia spazio a preoccupazioni sull’offerta.
Nel momento in cui queste righe sono scritte il prezzo del WTI si attesta a quota 76,7 dollari per barile in calo dell’1,5%.
L'attività manifatturiera in Cina, la seconda economia mondiale, si è contratta per il quarto mese consecutivo a gennaio e si tratta solamente dell’ultimo segnale di un’economia cinese che fatica a ritrovare slancio dopo che alcune vicende interne hanno evidenziato una certa incertezza anche nel settore immobiliare che, da solo, pesa per circa un quarto del PIL del colosso asiatico.
Le opinioni sul futuro sono contrastanti e, se da una parte la OPEC individua proprio nella Cina il motore della crescita della domanda di greggio nel 2024, dall’altra numerosi analisti sostengono l’esatto opposto e, inoltre, a frenare un possibile aumento della richiesta di oro nero, sono anche le attese di mercato in merito ad un taglio dei tassi di interesse USA non prima del mese di giugno a causa, anche in questo caso, dell’incertezza sulle prospettive economiche a stelle e strisce.
La guerra tra Israele ed i sanguinari terroristi di Hamas, nel frattempo, si è estesa a un conflitto navale nel Mar Rosso tra gli Stati Uniti e i militanti Houthi allineati con l’Iran: sebbene ciò abbia interrotto il trasporto di navi cisterna per petrolio e gas naturale, che sta facendo aumentare i costi di consegna e iniziando a influenzare le forniture di petrolio, un sondaggio Reuters suggerisce che la produzione record in Occidente e la lenta crescita economica manterranno un freno sui prezzi e limiteranno qualsiasi premio di rischio geopolitico; nel frattempo, l'offensiva israeliana a Gaza continua, anche se il gruppo terrorista palestinese Hamas ha detto che sta studiando una nuova proposta per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza.
Fonte Reuters