Gli analisti di UBS hanno rivisto a ribasso le stime sul prezzo del petrolio per il 2024 citando una domanda globale sostanzialmente debole a causa del rallentare dell’economia cinese.
La banca ha ridotto le previsioni di prezzo di Brent e WTI di 4 dollari, portando le stesse rispettivamente ad 80 e 76 dollari per barile: "I principali rischi al ribasso sarebbero una recessione, che a sua volta aumenterebbe il rischio di un cambiamento nella strategia OPEC+, e un più rapido ritorno della produzione per riconquistare quote di mercato, il che potrebbe far scendere i prezzi al di sotto del nostro intervallo di previsione", ha affermato UBS nella sua nota di lunedì.
Sempre UBS ha rivisto a ribasso di 0,1 milioni di barili giornalieri la stima sulla crescita della domanda globale di oro nero nel corso del 2024, un intervento effettuato anche da altre realtà, tra cui OPEC ed IEA (International Energy Agency).
UBS prevede un mercato sostanzialmente bilanciato nel corso del 2025 ed ipotizza che difficilmente si assisterà ad un allentamento; a breve termine indica come possibile un deficit nella seconda metà dell’anno: "Vediamo i prezzi nella fascia alta dell'intervallo in caso di crescita positiva della domanda e migliore conformità OPEC+, mentre prezzi superiori a 90 dollari per barile richiederebbero un impatto materiale sull'offerta dall'escalation delle tensioni geopolitiche", ha aggiunto la banca.
Fonte Reuters