Nella giornata di ieri l'OPEC ha tagliato le sue previsioni di crescita della domanda globale di petrolio nel 2024 e nel 2025, implementando così la terza revisione a ribasso consecutiva. Le prospettive di una domanda debole evidenziano le difficoltà che la OPEC+ sta incontrando nell’implementare ‘abbattimento dei tagli alla produzione attualmente già posticipato a dicembre.
Nel report mensile, la OPEC ha affermato che la domanda mondiale di petrolio aumenterà di 1,93 milioni di barili al giorno (bpd) nel 2024, in calo rispetto alla crescita di 2,03 milioni di bpd prevista il mese scorso. Fino ad agosto, l'OPEC aveva mantenuto invariata la previsione da quando era stata formulata per la prima volta a luglio 2023.
La Cina ha avuto un grande peso nella riduzione delle previsioni relative al 2024, con le stime di crescita attualmente a quota 580.000 barili giornalieri contro i precedenti 650.000; il governo cinese ha introdotto numerosi stimoli atti a far fronte all’indebolirsi dell’economia di Pechino, tuttavia, il settore dei combustibili fossili sta incontrando numerosi ostacoli derivanti dallo stato dell’economia e dalla transizione energetica.
Le principali agenzie evidenziano un notevole disaccordo sulla crescita della domanda nel 2024, un disaccordo dovuto alle valutazioni relative alla Cina ed a quelle relative al processo di transizione energetica; in questo contesto l’OPEC si colloca in testa alla classifica dei revisori maggiormente ottimisti.
L'OPEC ha affermato che la crescita della domanda di quest'anno è stata comunque superiore alla media storica di 1,4 milioni di barili al giorno registrata prima della pandemia di COVID-19, che ha causato un crollo nell'uso del petrolio; per l'anno prossimo, l'OPEC ha tagliato la sua stima di crescita della domanda globale per il 2025 a 1,64 milioni di barili al giorno da 1,74 milioni di barili al giorno.
L'OPEC+ ha implementato una serie di tagli alla produzione dalla fine del 2022 per sostenere il mercato, la maggior parte dei quali sono in atto fino alla fine del 2025.
Il rapporto dell'OPEC ha mostrato che la produzione è scesa a settembre a causa dei disordini in Libia e di un taglio da parte dell'Iraq. L'OPEC+ ha pompato 40,1 milioni di barili al giorno, in calo di 557.000 barili al giorno rispetto ad agosto. L'Iraq ha pompato 4,11 milioni di barili al giorno, in calo di 155.000 barili al giorno ma comunque al di sopra della sua quota di 4 milioni di barili al giorno (anche Russia e Kazakistan hanno prodotto volumi di greggio superiori alle rispettive quote).
La Russia ha tagliato la produzione a settembre di 28.000 barili al giorno a circa 9 milioni di barili al giorno, ha affermato il rapporto, citando dati da fonti secondarie come le società di consulenza. Il Kazakistan, tuttavia, ha aumentato la produzione di 75.000 barili al giorno a 1,55 milioni di barili al giorno.
Il rapporto dell'OPEC prevede una domanda di greggio OPEC+ a 43,7 milioni di barili al giorno nel quarto trimestre. L'IEA, che rappresenta i paesi industrializzati, vede una crescita della domanda molto più bassa rispetto all'OPEC di 900.000 barili al giorno nel 2024.
Fonte Reuters