Benvenuti su Commodities Trading
Vai alla tua area riservata   Accedi | Hai dimenticato la password?
Il primo portale italiano per il trading sulle materie prime

spread trading | segnali operativi | opzioni su materie prime | corsi di trading


Petrolio in calo: la Cina non ha fatto abbastanza



La Redazione Articolo pubblicato il 12/11/2024 12:00:00
In Cina, i prezzi al consumo sono aumentati al ritmo più lento in quattro mesi a ottobre, mentre la deflazione dei prezzi alla produzione si è approfondita, come hanno mostrato i dati di sabato, anche se Pechino ha raddoppiato gli stimoli per sostenere l'economia in difficoltà


I prezzi del petrolio sono scesi di circa il 3%, lunedì, dopo che il piano di stimolo della Cina ha deluso gli investitori che cercavano una crescita della domanda di carburante nel secondo più grande consumatore di petrolio al mondo in un contesto che vede il dollaro USA rafforzarsi sempre più.

Nel momento in cui queste righe sono scritte il petrolio WTI passa di mano a 68,1 dollari per barile (-3,1%, dati aggiornati a lunedì 11 novembre 2024 ore 17.10).




Grafico Tradingview

Il Dollar Index ha leggermente superato i massimi visti subito dopo le elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre, con i mercati ancora in attesa di chiarezza sulla futura politica statunitense. Un dollaro più forte rende le materie prime denominate nella valuta statunitense, come il petrolio, più costose per i detentori di altre valute e tende a pesare sui prezzi.

In Cina, i prezzi al consumo sono aumentati al ritmo più lento in quattro mesi a ottobre, mentre la deflazione dei prezzi alla produzione si è approfondita, come hanno mostrato i dati di sabato, anche se Pechino ha raddoppiato gli stimoli per sostenere l'economia in difficoltà: "I dati sull'inflazione cinese sono stati di nuovo deboli, con il mercato che temeva la deflazione, in particolare perché la variazione annuale dell'indice dei prezzi alla produzione è scesa ulteriormente in territorio negativo... Lo slancio economico cinese rimane negativo” (Achilleas Georgolopoulos, analista di mercato presso l'agenzia di intermediazione XM).

Le ultime misure di sostegno non rilanceranno la crescita della domanda di petrolio cinese o le importazioni di petrolio greggio, ha affermato Tamas Varga, analista presso l'agenzia di intermediazione petrolifera PVM e dopo le elezioni USA, l’attenzione degli investitori sta tornando a concentrarsi sui fondamentali di mercato.  I prezzi del petrolio si sono anche allentati dopo che si sono placate le preoccupazioni sulle potenziali interruzioni dell'approvvigionamento dovute alla tempesta Rafael nel Golfo del Messico degli Stati Uniti.

Guardando al futuro, c'erano anche preoccupazioni sul fatto che la produzione di petrolio e gas degli Stati Uniti potesse aumentare sotto l'amministrazione del presidente eletto Donald Trump, sebbene gli analisti affermino che è improbabile che le previsioni di produzione per il 2025 cambino: "Pensiamo che i produttori potrebbero pensarci due volte prima di dare una spinta all'offerta statunitense in un'epoca in cui l'OPEC+ ha già delineato piani per aumentare gradualmente gli obiettivi di produzione nel corso del 2025", ha affermato Tim Evans di Evans Energy in una nota.

La promessa elettorale di Trump di aumentare i dazi sulle importazioni per rilanciare l'economia statunitense ha offuscato le prospettive economiche globali, sebbene le aspettative che potesse inasprire le sanzioni sui produttori dell'OPEC Iran e Venezuela e tagliare la fornitura di petrolio ai mercati globali abbiano in parte causato un aumento dei prezzi del petrolio di oltre l'1% la scorsa settimana.


Fonte Reuters


Abbonamenti
per i segnali operativi
Commodity Report
Rispetto a chi fornisce i soliti "segnali di trading", CommoditiesTrading è l'unica ad offrirti un servizio unico e molto vantaggioso: IL COMMODITY ... leggi tutto

Questo sito non costituisce un’offerta o un impegno o un consiglio od una raccomandazione per l’acquisto di valori mobiliari. Le informazioni contenute in questo sito sono puramente indicative. In nessun caso COMMODITIES TRADING è responsabile dei danni che possono derivare dall’uso delle informazioni contenute in questo sito.

Le performance passate hanno molte limitazioni. Nessuna informazione nel sito vuol fare intendere che in futuro si potranno ottenere gli stessi profitti o perdite potenziali. Risultati completamente differenti da quelli presentati possono derivare ad esempio da modifiche strutturali del mercato, movimenti puntuali esplosivi e incontrollati del mercato, errori di sovradattamento del sistema ai dati. Le performance passate non sono indicazione né garanzia di performance future.

Il trading nei Futures è un’attività di investimento ad alto rischio per la quale è possibile perdere anche più del capitale depositato sul conto di trading. Entrando in questo sito si conferma di essere consapevoli dei rischi associati all’investimento in Futures.

La legge di riferimento per le informazioni contenute in questo sito è quella italiana. Eventuali persone che intendono utilizzare i nostri software dovranno verificare in autonomia e sotto la propria responsabilità le norme locali.
Tutti i diritti sono riservati © COMMODITIESTRADING ( è una divisione di Trading Media Company SRL ) - Aggiorna le preferenze cookies
Sito web realizzato da NapoliWeb S.r.l. | Web Agency Napoli