Il governo cinese ha dichiarato che nella giornata di mercoledì 1 settembre rilascerà a mercato il terzo lotto di metalli provenienti dalle riserve statali, un ennesimo intervento che risulta essere parte integrante della strategia di Pechino volta a controllare i prezzi delle materie prime al fine di evitare un eccessivo danneggiamento del processo di crescita dell’economia.
La National Food and Strategic Reserves Administration ha dichiarato che venderà 70000 tonnellate di alluminio, 50000 tonnellate di zinco e 30000 tonnellate di rame, volumi in linea con quelli delle due aste precedenti che si sono svolte a luglio.
Il governo cinese prevedeva di effettuare questa vendita già nel mese di agosto, ma questo non è stato possibile a causa di un nuovo picco delle infezioni da coronavirus (fonte Shanghai Metal Exchange).
Le autorità preposte hanno sino ad ora rilasciato 270000 tonnellate dei succitati metalli al fine di ridurre la pressione inflazionistica.
I metalli hanno raggiunto massimi pluriennali a maggio ed il governo è stato aiutato nel suo tentativo di stabilizzare i prezzi da un rallentamento dell'economia e dalla prospettiva di un ritiro degli stimoli da parte della Federal Reserve statunitense.
Fonte Bloomberg