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Terre Rare: la guerra commerciale blocca l’export della Cina



La Redazione Articolo pubblicato il 14/04/2025 12:00:00
"Quando i miei clienti ci chiedono quando i loro carichi potranno lasciare la Cina, diamo loro una stima di 60 giorni, ma in realtà potrebbe volerci di più", ha affermato un commerciante cinese di terre rare, che ha parlato a condizione di anonimato data la delicatezza dell'argomento.


Le spedizioni di sette terre rare inserite la scorsa settimana da Pechino in una lista di controllo delle esportazioni si sono bloccate, secondo quanto riferito da tre fonti, aumentando il rischio di carenze all'estero, mentre gli esportatori cinesi iniziano la lunga e incerta attesa delle licenze governative.

Le spedizioni si sono interrotte il 4 aprile, secondo fonti vicine alla questione, quando Pechino ha limitato l'esportazione di sette terre rare e materiali correlati utilizzati nei settori della difesa, dell'energia e dell'automotive come parte della sua ritorsione contro gli aumenti dei dazi sui prodotti cinesi imposti dal presidente statunitense Donald Trump.

Gli esportatori devono ora presentare domanda di licenza al Ministero del Commercio, un processo relativamente poco trasparente che può durare da sei o sette settimane a diversi mesi. Reuters ha riferito il mese scorso che non vi sono state esportazioni di antimonio verso i paesi dell'Unione Europea da quando la Cina ha inserito il metallo in una lista di controllo a settembre. "Quando i miei clienti ci chiedono quando i loro carichi potranno lasciare la Cina, diamo loro una stima di 60 giorni, ma in realtà potrebbe volerci di più", ha affermato un commerciante cinese di terre rare, che ha parlato a condizione di anonimato data la delicatezza dell'argomento.

Se il blocco durasse più di due mesi, le scorte tipicamente accumulate dai clienti potrebbero esaurirsi, ha affermato, aggiungendo che potrebbe essere particolarmente difficile per i clienti statunitensi ottenere licenze di esportazione, data l'escalation della guerra commerciale tra le superpotenze.

La Cina produce circa il 90% delle terre rare mondiali e le restrizioni all'esportazione dimostrano come Pechino possa usare questo controllo come un'arma per interrompere quasi completamente la fornitura di elementi vitali agli utilizzatori di tutto il mondo.

Tuttavia, è probabile che i controlli sulle esportazioni intacchino anche il predominio della Cina, poiché costringeranno gli acquirenti esteri ad accelerare la loro diversificazione lontano dalla Cina, anche se tale processo sarà probabilmente lungo.

Diversi venditori cinesi di terre rare hanno già dichiarato la forza maggiore nei loro contratti con gli acquirenti esteri, secondo due analisti. Ai carichi già presenti in porto in attesa di essere imbarcati è stato impedito di partire se non hanno superato le formalità doganali, hanno aggiunto.

Non è chiaro quanti carichi programmati per la spedizione siano stati interessati.


Fonte Reuters


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