Nella sessione di ieri i principali indici azionari sono saliti, il dollaro ha guadagnato terreno rispetto all'euro e ad altre valute, mentre l'oro, considerato un bene rifugio, è sceso, mentre l'amministrazione Trump ha manifestato la volontà di allentare la tensione commerciale con la Cina.
Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha affermato che gli elevati dazi tra Stati Uniti e Cina non sono sostenibili, mentre il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è detto disponibile ad allentare le tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali.
La Casa Bianca è disponibile a discutere di un significativo taglio dei dazi sulle importazioni cinesi al fine di far avanzare i negoziati con Pechino, ma non lo farà da sola, dichiara a Reuters un elemento a conoscenza dei fatti e, rafforzando il tono ottimistico del mercato, Trump ha fatto marcia indietro martedì sera sulle minacce di licenziamento del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell: ”Un ammorbidimento della posizione sui dazi e sulla politica commerciale con la Cina e forse un segnale di volontà di cercare un accordo, di tornare indietro rispetto al picco di tensione, è esattamente ciò che il mercato vuole sentire", ha affermato Jim Baird, Chief Investment Officer di Plante Moran Financial Advisors a Southfield, Michigan.

Grafico Tradingview
La guerra tariffaria su più fronti di Trump ha agitato i mercati nelle ultime settimane, con gli investitori preoccupati che potesse spingere l'economia in recessione, mentre le sue critiche a Powell hanno aumentato le preoccupazioni degli investitori riguardo agli asset statunitensi.
I rendimenti dei titoli di riferimento a 10 anni sono diminuiti significativamente mercoledì mattina, in una parziale inversione delle preoccupazioni che hanno colpito gli investitori nelle ultime settimane a causa del cambiamento delle politiche commerciali ed economiche di Trump.
Il rally obbligazionario, tuttavia, ha perso un po' di slancio nel corso della giornata, poiché i dati economici pubblicati mercoledì sono stati contrastanti, con alcune sorprese al rialzo.
Tra queste, un dato del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti sulle vendite immobiliari di marzo è stato migliore del previsto.
I rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni, di riferimento, si sono attestati al 4,385%, leggermente in calo rispetto a martedì.
In rialzo il dollaro, che è aumentato dell’1,27% rispetto allo yen e dell’1,32% rispetto al franco svizzero.
In calo l’oro, che termina la sessione di ieri in calo di oltre il 3,6% a quota 3.294 dollari per oncia,
Fonte Reuters