I vertici del Ghana Cocoa Board (COCOBOD), nella persona del CEO Joseph Boahen Aidoo, hanno dichiarato la perdita di circa mezzo milione di ettari di superficie dedicata alla coltivazione del cacao a causa del diffondersi del Cocoa Swollen Shoot Disease (CSSVD), una malattia tipica del prodotto che da sempre rappresenta una grande minaccia per la produzione.
Aidoo, nonostante riconosca la granita della situazione, ha tentato di rassicurare i mercati asserendo che sono state introdotte adeguate contromisure atte a contenere i danni e la diffusione della malattia.
Sempre secondo Aidoo, non sarebbe solamente il CSSVD ad influire negativamente sulla produzione, in quanto gravi danni sarebbero arrecato anche dalle attività di estrazione mineraria illegale e dal cambiamento climatico, due elementi che non solo incidono sulla produzione, ma si propongono anche come un ostacolo verso i mezzi di sussistenza ai coltivatori locali.
Sostanzialmente le estrazioni minerarie illegali si traducono in massicce operazioni di deforestazione ed inquinamento delle acque influenzando così in modo negativo lo sviluppo del prodotto, mentre il cambiamento climatico mostra la sua influenza negativa alterando le temperature, un elemento, insieme alle precipitazioni, a cui le coltivazioni di cacao sono particolarmente sensibili.
Aidoo afferma che sin dal 2017 è in atto un programma dedicato a contrastare il CSSVD che prevede l’identificazione delle piantagioni colpite dalla malattia, l’abbattimento delle piante interessate ed il reimpianto delle stesse con altre resistenti alla malattia in oggetto.
Concludendo, Aidoo ha anche sottolineato l’importanza di garantire un buon reddito ai coltivatori evidenziando l’importanza del LID ed i recenti aumenti del farmgate price come progressi cruciali in questo senso.
Fonte CocoaPost