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Gas: l’eccesso in Europa si riduce sempre più



La Redazione Articolo pubblicato il 12/07/2024 09:00:00
Dal 2011, le scorte pre-invernali hanno raggiunto il picco già il 9 ottobre (nel 2016) o addirittura il 13 novembre (nel 2022), secondo i dati GIE


Lo stoccaggio del gas naturale in Europa procede a rilento, rispetto al normale, e questo allontana la possibilità di una saturazione dei siti di stoccaggio prima dell’inizio della stagione di riscaldamento invernale.

Secondo i dati compilati da Gas Infrastructure Europe (GIE), l’8 luglio le scorte nell’Unione Europea e nel Regno Unito ammontavano a 908 terawattora (TWh).  Le scorte sono aumentate di 238 TWh dalla fine dell'inverno, un ritmo inferiore rispetto a 272 TWh rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e alla media stagionale decennale di 314 TWh e, di conseguenza, le scorte si attestano si al di sopra della media stagionale, ma il surplus va via via riducendosi: l’8 luglio 2024 i siti di stoccaggio erano pieni all’80%, al di sopra della media decennale (64%), ma in linea con il 2023 e al di sotto del livello di riempimento record durante la pandemia nel 2020.




Sulla base dei modelli dell’ultimo decennio, si prevede che lo stoccaggio raggiungerà 1.204 TWh prima che inizi l’esaurimento invernale a fine ottobre o inizio novembre e, quindi, supera ancora la capacità massima del sistema che risulta pari a circa 1.145 TWh, ragion per cui le acquisizioni dovranno continuare ad essere sotto tono.

Lo stoccaggio in genere raggiunge il picco intorno al 27 ottobre, ma si sono verificate notevoli variazioni, a seconda delle temperature autunnali e dei prezzi del gas.

Dal 2011, le scorte pre-invernali hanno raggiunto il picco già il 9 ottobre (nel 2016) o addirittura il 13 novembre (nel 2022), secondo i dati GIE.


Fonte Reuters


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