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Petrolio: il Mar Rosso sta diventando un deserto…



La Redazione Articolo pubblicato il 16/01/2024 09:00:00
I proprietari di navi cisterna, tra cui Torm, Hafnia e Stena Bulk, hanno affermato che eviteranno Bab al-Mandab da venerdì, mentre Euronav ha ribadito la sua sospensione temporanea dei transiti attraverso il Mar Rosso

 

I dati in arrivo a mercato mostrano che, nella giornata di ieri, almeno altre sei petroliere si stavano allontanando dal Mar Rosso, mentre le interruzioni su questa importante rotta commerciale aumentano sempre più a seguito dei disordini nella regione causati dai ripetuti attacchi dei miliziani yemeniti Houthi a cui gli Stati Uniti e la Gran Bretagna stanno rispondendo con grande energia.  In seguito agli attacchi statunitensi e britannici, venerdì le Forze marittime combinate (CMF) guidate dagli Stati Uniti con sede in Bahrein hanno avvertito tutte le navi di evitare lo stretto di Bab al-Mandab all'estremità meridionale del Mar Rosso per diversi giorni, ha affermato la compagnia di settore Intertanko.

Prima degli attacchi erano state soprattutto le navi portacontainer ad evitare il Mar Rosso, con il traffico delle petroliere sostanzialmente invariato a dicembre ma, dopo l'avvertimento della CMF, un numero crescente di petroliere sta evitando la regione, aumentando il rischio di interruzioni della fornitura di petrolio attraverso il Canale di Suez in entrambe le direzioni: dall’inizio degli atti di terrorismo con matrice Houthi, almeno quindici petroliere hanno abbandonato la rotta.

Le petroliere monitorate da Reuters venerdì che avevano deviato o fatto una pausa hanno preso la rotta più lunga del Capo o si sono fermate nel Golfo di Aden o nel Mar Rosso settentrionale.

I proprietari di navi cisterna, tra cui Torm, Hafnia e Stena Bulk, hanno affermato che eviteranno Bab al-Mandab da venerdì, mentre Euronav ha ribadito la sua sospensione temporanea dei transiti attraverso il Mar Rosso.

L’interruzione sta indirettamente restringendo il mercato, facendo aumentare le scorte di petrolio offshore di 35 milioni di barili, hanno osservato gli analisti di Citi.

I prezzi del petrolio sono aumentati del 2% la scorsa settimana in risposta alla crescente ondata di conflitto nella regione, ma la mancanza di un impatto diretto sulla produzione di petrolio potrebbe limitare i guadagni, secondo gli analisti.

Gli attacchi della scorsa settimana in tutto lo Yemen contro le forze Houthi sono stati una rappresaglia dopo mesi di attacchi alle navi del Mar Rosso.  Gli Houthi hanno affermato che i loro attacchi continueranno nonostante gli attacchi statunitensi, dopo aver lanciato domenica un missile da crociera antinave contro un cacciatorpediniere statunitense nel Mar Rosso meridionale.

Lunedì l'agenzia UK Maritime Trade Operations (UKMTO) ha riferito che un'altra nave è stata colpita dall'alto da un missile 95 miglia a sud di Aden, nello Yemen.

I militanti Houthi hanno preso di mira navi commerciali dalla fine dello scorso anno in attacchi che secondo il gruppo sono a sostegno del gruppo terrorista palestinese Hamas nel suo vile attacco ad  Israele.

 

Fonte Reuters

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