Per il secondo anno consecutivo la produzione di zucchero del Brasile si mostra in aumento, un elemento che concorrerà a limitare gli exploit rialzisti dei prezzi del prodotto portando sollievo alla comunità degli acquirenti che da tempo fronteggia la possibilità di una carenza di offerta.
Stando a quanto dichiarato dagli operatori di settore durante la Sugar Week tenutasi a New York, il più grande esportatore di zucchero al mondo, è sulla buona strada per dare alla luce la seconda maggior produzione di zucchero mai registrata, una condizione resa possibile dal clima favorevole ed all’aumento della superficie coltivata a canna da zucchero; di rilievo anche l’attività dei mulini che, quest’anno, stanno convertendo una quantità record di canna in zucchero, a scapito dell’etanolo.
L’aumento delle esportazioni del Brasile nei prossimi mesi dovrebbe allentare le preoccupazioni sull’offerta globale, dopo i deficit che hanno fatto salire i prezzi per cinque anni consecutivi, la serie più lunga dal 1989; le vendite saranno anche bene accolte in quanto i grandi paesi importatori dell’Asia e il Medio Oriente si trovano ancora ad affrontare una carenza di scorte: “Nessuno pensava che il Brasile potesse esportare così tanto”, ha detto Marcelo de Andrade, direttore delle materie prime agricole di Cofco International, sottolineando che molti trader avevano torto nelle loro previsioni precedenti.
Le stime discusse durante gli incontri di questa settimana a New York indicano un aumento della produzione di zucchero in Brasile rispetto a quanto previsto in precedenza.
Si prevede che la più grande regione di coltivazione della canna da zucchero del Brasile, il Centro-Sud, produrrà tra 41 e 42,5 milioni di tonnellate di canna, vicino al record storico ed anche la quantità di canna piantata è in forte crescita, con alcuni operatori che indicano un aumento dal 3% al 4% quest’anno, tutta una serie di elementi che allontanano il panico di poche settimane fa delineando un'inversione di tendenza rispetto allo scorso anno, quando lo zucchero aggiornò i massimi storici a causa delle difficoltà logistiche che impedirono alle forniture di raggiungere i paesi consumatori.
Da dicembre 2023, quando le quotazioni dello zucchero raggiunsero i livelli più elevati in un decennio, le quotazioni del dolcificante sono scese di circa il 30%.
Fonte NovaCana